L’Abito da Sposa in Georgette
La leggerezza e la ruvidità, la morbidezza e la rugosità. L’equilibro tra questi ossimori sembra impossibile, eppure convive nel tessuto georgette, uno dei più utilizzati negli abiti da sposa. Il materiale utilizzato è la seta, anche se negli ultimi anni è stata realizzata anche con fibre sintetiche. Tuttavia questo non è proprio il caso degli abiti da sposa sartoriali di Angela Solla.
Il georgette è un tessuto giovanile e giovane. Infatti è nato durante la belle epoque (inizio XX secolo) ad opera di una geniale sarta parigina che si chiamava proprio Georgette de La Plante. Chissà se madame de La Plante immaginava che un giorno la sua intuizione sarebbe diventata uno dei simboli dell’abito matrimoniale.
Georgette: le caratteristiche
Probabilmente se sei atterrata su questa pagina, sarai curiosa di conoscere nel dettaglio tutte le qualità di questo tessuto. Proprio per questo motivo, ho deciso di riassumerle in un piccolo elenco:
Texture increspata
Mano asciutta e lievemente ruvida
Drappeggio dinamico
Alta torsione dei filamenti
Si adagia sulle forme mantenendole
Armatura a rete fitta
Sono termini troppo tecnici? Non ti preoccupare, ora provo a semplificare…
Quando parlo di texture, intendo dire la trama, cioè la superficie del tessuto che ha il potere di scatenare ricordi, sensazioni e immagini mentali. Spesso la scelta della texture è animata dal ricordo del passato, di un qualcosa vissuto tanto tempo fa e che ha accompagnato la nostra infanzia.
Oppure pensa al potere evocativo della parola, che nel caso della seta richiama morbidezza, e nel caso della georgette l’abito di una sposa. Beh, la sua superficie è leggermente increspata, l’ideale per giocare con le pieghe e i drappeggi dell’abito come nei grandi capolavori della scultura classica.
Il panneggio si adagia sulle forme senza alterarle o alterarsi e il risultato finale è un abito in georgette brillante, elastico e con andamento dinamico che si presta anche a ulteriori ricami e all’installazione di applique come le perle o i lustrini per i modelli più sofisticati.
Quando scegliere l’abito da sposa in georgette
Rilucente, naturale, ariosa, delicata, ma anche naturale ed elastica, la seta georgette sembra proprio tagliata e rifinita per un abito da sposa per la stagione estiva, magari per un modello svolazzante. Ma, a mio avviso, questo è un luogo comune.
Tutto dipende dall’utilizzo del tessuto stesso. Posso utilizzarlo e svilupparlo in ampiezza per una cerimonia mattutina, ma se riduco la quantità e l’ampiezza, senza alterare il taglio morbido, ecco che l’abito da sposa in georgette diventa ideale per un abito da sera. A chi lo consiglierei? Beh, il georgette non ha un’età, sta bene alle spose giovanissime, così come alle spose più adulte, tutto dipende dallo stile e dal lavoro.
Del resto il tessuto è come una tela. La mia visione della materia prima cambia a seconda della donna che ho davanti. I sensi mi aiutano a intuire la sua personalità.
Sono convinta che il carattere forgi la persona e anche il suo stile. Pertanto ci sono donne che sono naturalmente portate per un abito in georgette, morbido, leggero e lavorato a più strati e altre più a loro agio con un taglio e tessuto più rigido come il mikado. Certo, la anche location scelta per il grande giorno ricopre un ruolo importante.
Per esempio, se scegli un matrimonio mattutino sulla spiaggia, consiglierei il georgette, magari con una gonna leggera e degli spacchi che lasciano intravedere le gambe. E se la cerimonia è pomeridiana e ha un codice più formale? Va bene anche il georgette, ma ciò che cambierà sarà lo stile: niente spacchi, meno arricciature, taglio rigoroso, magari supportato da un corpino in cristallo.
Il viaggio nel mondo dei tessuti degli abiti da sposa è appena cominciato. Continua a seguire il mio blog per scoprire curiosità e suggerimenti per il giorno del tuo sì. E se desideri ricevere una consulenza esclusiva in vista del tuo matrimonio, puoi prenotare un appuntamento qui.. Ti aspetto.
Anna Palladino